martedì 2 dicembre 2014

La carta delle stelle



Conversazione con Pinuccia Spiezia, esperta di Astrologia Energetica e Tarologia.



Come sei giunta all'Astrologia energetica?

Ci sono arrivata perché sia l'Astrologia che la Tarologia sono materie che mi hanno appassionato fin da ragazzina, perché tutto quello che è misterioso e nascosto mi ha sempre attirato. E quindi dopo un lungo cammino di ricerca – bisogna anche trovare l'insegnante maggiormente in grado di trasmettere le informazioni corrette per te – ho iniziato una prima scuola che mi ha portato ad approfondire poi con altri insegnanti questa materia, che trovo sia veramente fantastica. Più mi ci addentro, più faccio temi natali, più mi accorgo che è una materia completa a 360°.

Che cos'è, in due parole, il tema natale?

Il tema natale è la fotografia che ci viene fatta al momento della nostra nascita. I pianeti seguono la loro orbita, e logicamente sono sempre in movimento: ma sapendo il luogo, la data, e l'ora della nascita (che dev'essere quanto più possibile precisa) si fa questa sorta di istantanea. Nello Zodiaco che è un cerchio di 360° diviso in 12 spicchi di 30° ciascuno noi cominciamo già a delineare il segno solare – quindi quello che ci dice che siamo del Leone piuttosto che dell'Ariete – e l'ascendente, disponendo i pianeti secondo la loro orbita. In base alla posizione che questi prenderanno cominceranno a delinearsi degli aspetti – trigoni, congiunzioni, quadrati e opposizioni – che ci diranno le modalità con le quali questa persona approccerà la vita, si muoverà nell'ambito affettivo, nella comunicazione, nel lavoro, quali saranno le sue aspirazioni, quali potenzialità avrà (espresse o di cui ancora non si rende conto, che sono ancora inconsce ma che potrà sviluppare) e anche quali sono i blocchi che ci impediscono di realizzare quello che è meglio per il nostro benessere interiore.

Rispetto all'astrologia popolarmente intesa come si pone l'astrologia energetica? Dicevi prima scherzando “io non sono Paolo Fox”; quindi non fai oroscopi?

Gli oroscopi no. Anche lo stesso Paolo Fox, che trovo simpaticissimo per come fa show, ha cominciato da qualche anno a questa parte a parlare di energie. Perché comunque dire che quest'anno il Leone sarà il segno fortunato dell'anno perché ha Giove sul suo Sole... sì, sicuramente Giove che è espansione, fiducia, potere, successo, lo accenderà un pochino di più. Ma se quel Sole in Leone è particolarmente leso nel tema natale va da sé che non potrà. Magari ci saranno Acquari che saranno molto più fortunati di tanti Leoni, come Bilance, Tori, ecc. Tutto va visto dentro il tema. Ma l'astrologia energetica ci parla proprio di personalità, di potenzialità, di doni, e quindi non è: sei nato con questo quadrato perciò sei così, ti succederà questo... L'astrologia, se vuoi fare un tuo percorso, ti può aiutare ad esprimere al meglio quelli che sono i tuoi potenziali inespressi, o comunque a dissolvere i nodi che bloccano la tua crescita.

Quindi l'astrologia energetica si rivolge sempre a degli individui, non a delle classi di persone.

Esattamente. Anche perché ogni tre/quattro minuti cambiano le case in astrologia. Prendiamo l'esempio di due gemelli: perché due gemelli possono sembrare assolutamente differenti? Uno, perché ognuno di noi nasce con delle aspettative; secondo, perché è valido il nostro percepito. Due gemelli identici, nutriti nella stessa maniera perché la mamma dispone un seno per entrambi quando è ora di accudirli, coccolati alla stessa maniera, ai quali si parla nella stessa maniera, potranno essere diversissimi. A seconda del proprio Mercurio ognuno dei due percepirà determinate sensazioni, cambiando aspettative e percezioni che hanno di quello che li circonda.

E la Tarologia come si inserisce in questo percorso?

Io ho studiato i Tarocchi di Jodorowski, che va a prendere proprio l'aspetto psicologico, profondo della natura delle carte, e li associo molto all'astrologia. Si tratta di un'energia più immediata. Io faccio un tema natale, poi tiro su due carte, perché magari c'è una situazione specifica del momento che può essere data da un transito veloce (Marte o Venere che disturbano), … quando la persona che mischia le carte le tira su, estrae la propria energia di quel momento, e il riscontro è più immediato. L'energia dei tarocchi è così. Poi se la paragono al tema natale, ci si trova sempre un'analogia. E anche questo aiuta la crescita personale perché anche qui, a seconda delle carte che si tirano su, molto spesso si vedono meglio i blocchi, quello che in quel reale momento interferisce con il proprio progetto.

Sono quindi due approcci complementari?

Assolutamente sì. Il tema natale come fotografia ti racconta quella che è la tua personalità, se vogliamo la tua vita: come la indirizzi, come la orienti, come ti muovi. I transiti sono lo strumento che ci aiuta ad evolverci in questa fotografia. Il tema natale non è statico. Lo è la fotografia scattata al momento della nostra nascita, ma siccome i pianeti riprendono il loro cammino, tutto quello che si viene a delineare fuori dal nostro tema natale andrà a formare ulteriori aspetti sul nostro tema natale. A volte daranno anche fastidio, ma poi se rimangono a solleticare un aspetto distonico, non fluido del tema natale, vuol dire che non sono così perché ce l'hanno con noi, ma perché ci stanno dando un tempo anche medio/lungo in maniera tale che noi si possa effettivamente elevarci.

Sono strumenti coi quali si può intervenire sui blocchi?

Il compito dell'astrologo è quello di decodificare insieme al cliente quello che è il suo tema natale; con l'astrologia si possono individuare le cause dei blocchi – molto spesso sono le emozioni a farla da padrona – e a seconda dei pianeti coinvolti si può riconoscere qual è il problema. Il cliente ci arriva da solo perché leggendogli la sua fotografia si può riconoscere o meno in certe dinamiche. E a seconda di quello che emerge la persona può scegliere poi un coach, un terapeuta classico, può fare yoga, arti marziali... l'importante è prendere consapevolezza, esprimere il proprio potere personale, prendere in mano le redini della propria vita. La persona deve attingere a quello che è per poter decidere dove andare.

Ci sono anche indicazioni su vite passate?

Io non mi sono ancora interessata di astrologia karmika. Ma in ogni caso nel tema natale c'è il nodo karmico, generalmente posizionato in un determinato ambito della nostra vita. Insieme al progetto solare, che è quello che fa sì che noi ci si possa esprimere al meglio in questa vita, c'è questo nodo karmico che ci dice: in questo ambito qui devi mettere a posto. E devi proprio! Innanzitutto perché è un ambito in cui magari vivi male, e le persone se ne rendono conto. Tanto per fare un esempio, se si ha un nodo karmico in 12° che è la casa del diverso, dello straordinario, della malattia, della solitudine, del trascendente, vuol dire che in questa vita ci sarà sicuramente qualcosa che disturba. Spesso ho trovato persone con delle malattie: e ciò significa che essi devono in questa vita riuscire a rapportarsi e evolversi attraverso la malattia. Se quindi riesci a “snodare” questo nodo sicuramente non te lo porterai nella prossima vita, e nemmeno lo lascerai in eredità ai figli che ognuno di noi può generare.
Ma vorrei sottolineare che noi viviamo qua e adesso, e questo è l'importante.

Mentre popolarmente l'astrologia è riferita al futuro, scopro adesso che si rivolge essenzialmente al presente!

Assolutamente sì!

Quindi non posso chiederti come sarà il 2015...

No... Posso dire però che nel contesto universale vivremo ancora questo momento di stasi, di turbamento, di difficoltà, perché abbiamo un Plutone in Capricorno che vorrebbe andare nel profondo e sradicare, togliere questo vecchio, questo sommerso – e Urano che vorrebbe tranciare tutto di netto. Questa quadratura con Urano nell'Ariete (quindi un segno di fuoco molto veloce, molto attivo, che combatte) in cui l'energia fa fatica a trovare uno sbocco, purtroppo ce la porteremo fino a un pezzo del 2015.

Poi però possiamo essere ottimisti?

Ottimisti dovremmo esserlo sempre!
Parallelo alla riga # 11


Life remains a blessing
   Although you cannot bless
 
 
 
W. H. Auden, As I walked out one evening